Focus Academy: Obiettivo Under 17

Si rinnova l’appuntamento con il Focus sulle squadre giovanili Urania. Sono gli U17 guidati da coach Enrico Montefusco ad essere sotto i riflettori, grazie proprio al racconto del responsabile del settore giovanile dei Wildcats.

Raccontaci la situazione attuale del gruppo U17, sia legato alla stretta attualità che alle prospettive della squadra nel torneo.

“Siamo sostanzialmente in una fase che definirei intermedia, calendario alla mano, avendo avendo appena iniziato la seconda fase del campionato, I risultati sono più che lusinghieri attualmente, la squadra è prima in classifica, non possiamo quindi  che essere soddisfatti dei miglioramenti realizzati da parte dei ragazzi. Tecnicamente in questo momento stiamo lavorando su situazioni di gioco globale, percorso già iniziato la stagione scorsa da coach Locati, con l’obbiettivo e la consapevolezza che questi ragazzi la prossima stagione dovranno affrontare un campionato Under 19 (ci auguriamo di Eccellenza) che è, nel biennio a venire, l’anticamera ai campionati senior. Più precisamente stiamo lavorando in modo che i ragazzi possano avere a loro disposizione tutti gli strumenti possibili, mezzi che serviranno a soddisfare le richieste di qualsiasi coach troveranno lungo il loro percorso. Mettendoli in condizione di rispondere, se non a tutte, a buona parte di quelle situazioni che il campo gli metterà di fronte nel “mondo dei grandi”. Tutto questo ovviamente senza mai tralasciare i fondamentali individuali, che sono sempre alla basedi tutto. Le prospettive nell’immediato sono la continua crescita quotidiana, senza mai rilassarsi ne appagarsi dopo un risultato positivo perché l’obbiettivo, che deve essere ben chiaro a tutti, è quello finale. Per quanto riguarda il campionato abbiamo un patto tra di noi dal primo giorno, accordo che è quello di andarci a prendere ciò che, ingiustamente, ci è stato tolto”.

Quali a tuo parere i progressi durante la stagione, gli aspetti su cui avete lavorato ed i risultati ottenuti.

“Il progresso più importante che abbiamo visto, dall’inizio dell’anno, è rappresentato dalla presa di coscienza che il percorso che stiamo facendo, tutti insieme, è quello giusto per ognuno di loro indipendentemente dai risultati avuti sul campo. Nel girone di andata abbiamo avuto un paio di battute d’arresto, stop che ci hanno sicuramente fatto riflettere e soprattutto, ci hanno insegnato qualcosa. Se la sconfitta viene vissuta e analizzata solo ed esclusivamente come un fallimento, la possibilità di crescita è praticamente inesistente. Se invece viene utilizzata come opportunità per rivedere, ed eventualmente correggere alcuni aspetti, allora può fornire dei risultati importanti. Sono assolutamente convinto che ora nessuno dei ragazzi abbia la presunzione di pensare che non perderemo più una partita,  tutti stanno cercando di fare in modo che gli errori, che ci hanno penalizzato nel passato, non vengano ripetuti”.

Quali i margini ed i settori per migliorare ulteriormente, oltre agli obbiettivi per il prossimo futuro.

“Nel settore giovanile credo che non si debba mai parlare troppo di margini di miglioramento, perché ogni giorno ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso, nel bene e, purtroppo, anche nel male. Dico questo perché troppe volte sono stato testimone di situazioni riguardanti ragazzi dati per arrivati a “fine corsa”, che poi sono riusciti a far ricredere tutti trovando la determinazione per fare quei piccoli, e talvolta inaspettati, miglioramenti. Progressi che più diventano grandi, più richiedono sforzi fisici e mentali importanti. L’altra faccia della medaglia invece mi fa pensare a tutti quei ragazzi che, essendo in possesso di doti fisiche e magari anche con un talento sopra la media, si sono persi per strada per svariate ragioni. Ogni settore deve essere continuamente migliorato partendo dalla parte tecnica, passando da quella fisica per arrivare a quella mentale, perché una componente non può fare a meno dell’altra, se i giovani atleti ambiscono ad essere giocatori completi. La nostra speranza è anche che questo percorso possa svolgersi con un ulteriore traguardo, altrettanto fondamentale, ovvero che ognuno di loro possa essere, per gli altri, il migliore compagno di squadra possibile.

L’obbiettivo che abbiamo, da qui fino alla fine della stagione, è quello di continuare a migliorare e di far fruttare tutto il lavoro fatto fin qui fatto (più di 100 allenamenti complessivi oltre a circa una trentina di partite). Togliendoci magari qualche piccola soddisfazione, senza che però diventi la priorità del nostro lavoro, non dimenticando mai che  non c’è niente di più bello e gratificante che vedere le facce dei nostri ragazzi felici e sorridenti”.

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